Storia

Miti

Infliggi 1 danni ad Hastur.

Gira questa carta. Per il resto della partita, non può essere girata di nuovo.

Ai margini della città, ti imbatti in un mausoleo in rovina, la cui entrata sembra simile a quella delle catacombe di Parigi: arcate di pietra decorate con ossa e di teschi che ti osservano con un ghigno beffardo. Il Segno Giallo è scolpito sulla volta dell'arcata di pietra finale, sotto la quale un passaggio angusto conduce fino a una camera circolare dal soffitto a cupola: al centro della camera giace una bara di pietra a forma di uovo, priva di segni particolari e meticolosamente sigillata.
Incuriosito, tenti di aprire la bara. C'è bisogno di tutta la tua forza per spostare il pesante coperchio, che cade a terra con un tonfo rimbombante: all'interno trovi un volto familiare, una donna dall'espressione nobile e severa che indossa un abito a brandelli.
La Cupa Carcosa #327. La Cupa Carcosa #15.

Location

Ultraterreno.

Miti
Oscurità: 2. Indizi: 1.

Obbligo - Dopo che hai scoperto l'ultimo indizio rimasto sulle Rovine di Carcosa: Subisci 1 danno.

“Come apparivano vecchie quelle reliquie, quelle vestigia di vanità, memoriali di affetto e devozione, ora così consumate, sporche e malridotte…”
Ambrose Bierce, “Un Cittadino di Carcosa”
Vlad Ricean
La Cupa Carcosa #327. La Cupa Carcosa #15.
La Bara
Rovine di Carcosa

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